I fermenti lattici – o probiotici – sono microorganismi vivi che, quando assunti in quantità adeguata, favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale. Negli ultimi anni l’interesse verso questi microrganismi è cresciuto esponenzialmente, complici gli studi che li collegano alla salute digestiva. In questo articolo, scopriremo fermenti lattici a cosa servono, come sceglierli e quando inserirli in un piano di integrazione responsabile.
Che cosa sono i fermenti lattici
I fermenti lattici comprendono batteri che appartengono per lo più ai generi Lactobacillus e Bifidobacterium. Si trovano naturalmente nell’intestino umano e in alcuni alimenti fermentati (yogurt, kefir). Il loro compito principale è di contribuire al mantenimento dell’eubiosi, ovvero il corretto equilibrio tra batteri “buoni” e “potenzialmente patogeni” presenti nell’apparato digerente.
Fermenti lattici: a cosa servono
Sostegno alla flora intestinale
I lattobacilli e i bifidobatteri possono contribuire al mantenimento dell’equilibrio del microbiota intestinale, creando un ambiente poco favorevole ai microrganismi indesiderati.
Riduzione di gonfiore e gas
Un microbiota in equilibrio può aiutare a limitare la fermentazione eccessiva degli zuccheri, limitando la produzione di gas intestinali. Alcuni studi suggeriscono che ceppi specifici possano contribuire al benessere intestinale e alla regolarità, in presenza di uno stile di vita sano.
Supporto dopo terapie antibiotiche
Gli antibiotici, pur essendo essenziali per combattere infezioni, possono impoverire la flora batterica intestinale. Integrare ceppi specifici, in accordo con il medico, durante e dopo la cura aiuta a riequilibrare il microbiota,
Rafforzamento delle difese immunitarie
Alcuni ceppi di probiotici sono oggetto di ricerca per il loro potenziale ruolo nella nel sostenere le normali funzioni del sistema immunitario.
Quando utilizzare un integratore di fermenti lattici
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In caso di cambi di stagione –
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Prima/Durante/Dopo viaggi in paesi con standard igienici
- Nei periodi di forte stress
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In presenza di una dieta povera di fibre o ricca di cibi processati
Le linee guida ministeriali ricordano che l’uso di probiotici non sostituisce una dieta varia ed equilibrata, ma ne rappresentano un complemento.
Come scegliere un buon integratore di fermenti lattici
Ceppi selezionati e titolati
Scegli integratori che riportino in etichetta i nomi completi dei ceppi (es. Lactobacillus rhamnosus GG, Bifidobacterium lactis HN019), associati a una sigla o numero identificativo.
Quantità di CFU
Il dosaggio si esprime in unità formanti colonia (CFU).
Fermenti lattici Matt:
Nella sezione Gonfiore, regolarità e flora intestinale comprende formulazioni in capsule e bustine orosolubili che uniscono:
- Ceppi vivi incapsulati
- Fibre prebiotiche – che agiscono in sinergia con i fermenti lattici
Questi integratori sono pratici da assumere, non necessitano di refrigerazione (conservare a temperature inferiori ai 25 °C) e rispettano i tenori indicati dalle normative italiane.
Modalità d’uso e buone abitudini di supporto
Buone abitudini:
- Aumenta l’apporto di fibre solubili (legumi, avena, verdure).
- Mantieni un’idratazione adeguata (1,5-2 l di acqua).
- Riduci zuccheri semplici e grassi saturi,
- Introduci cibi naturalmente fermentati (kefir, yogurt bianco senza zuccheri) se tollerati.
Fermenti lattici a cosa servono: il riassunto
I prodotti Matt rispettano le normative italiane in materia di integratori, garantendo la presenza dei ceppi dichiarati e le quantità minime di CFU.